“Le necessità di un paese sono di diversa natura, si combinano tra loro e non possono essere disconosciute. La sicurezza e il decoro urbano non escludono l’attenzione che si deve avere per la promozione turistica e verso iniziative che rendano il luogo in cui si vive, o si va a vivere per un certo tempo, gradevole e attrattivo”.

Lo scrive Simone Tonini, Consigliere comunale incaricato a Turismo e Cultura -Comune di Forte dei Marmi dal 2012 al 2017.

“E, da questo punto di vista, lo sforzo per dare a Forte dei Marmi qualcosa di più che non sia il sole e il mare, c’è sicuramente stato; con esperienze che hanno interessato il presente e riguardato il futuro anche se, in assoluto, non si può mai dire ciò che avverrà domani. Se andiamo ad analizzare gli eventi legati alla proposta del Festival pirotecnico e a Forte Children, portati da alcuni come esempio di spreco di risorse non investite su altro ritenuto più importante per il sistema paese, credo che anche ciò che nell’immaginario collettivo può essere giudicato effimero ha, in realtà, una sua determinante importanza: per creare uno stimolo della curiosità verso cose che non si conoscono; far coesistere e “mescolare” le tipologie di pubblico e le zone di provenienza; per fare in modo che non si creino contrapposizioni tra i vari tipi di cultura dei cittadini.

I fuochi artificiali, proposti nel periodo successivo alla tempesta di vento e nell’anno che è seguito, sono serviti a dare di Forte dei Marmi l’immagine di un paese che si mostrava propositivo e che non voleva rinunciare alla sua attrattiva; sono andati incontro anche ad alcune esigenze economiche ed hanno generato ulteriori opportunità economiche per le attività di Forte dei Marmi che hanno saputo cogliere l’occasione in termini imprenditoriale generando, a loro volta, un’offerta per far meglio osservare, da posizioni privilegiate e spettacolari, i colori e le luci. Allo stesso tempo, considerando che non esiste soltanto una cura economica per le cose, ad aprire il paese alla frequentazione di visitatori, occasionali o no, per dimostrare la sua accoglienza verso tutti.

Per il Festival dei fuochi come per le altre manifestazioni è stata attuata un’importante promozione tenendo presente due aspetti: organizzare eventi di alta qualità qualità che costituissero un’opportunità per promuovere la destinazione turistica Forte dei Marmi.

E, partendo da qui, occorre rimarcare cose lette sui quotidiani nel dibattito sul futuro del nostro paese -per una scelta epocale, come si diceva- e, cioè, il fare attenzione, come dettava Paolo Corchia a La Nazione il 4 giugno 2017, a non polarizzarci sul turismo di lusso a scapito del turismo a tre stelle; la necessità di tentare un recupero del ceto medio che si allontana e di una dimensione del turismo che abbracci le esigenze di famiglie, coppie giovani e ragazzi; “riprendere possesso di queste tre componenti e farle convivere tra loro. E, in questo senso, l’iniziativa di Forte children che vedrà al centro i più piccoli…può rivelarsi una strategia vincente”.

Quindi, il Festival internazionale dei fuochi d’artificio, Forte Children, così come il Calendario delle manifestazioni natalizie (interamente finanziato e organizzato dal Comune, con concerti di Uto Ughi, Salvatore Accardo, videomapping e tanti eventi), il Festival di Artisti di strada “Che forte!” , il Festival della scienza in Biblioteca “Che Forte la scienza!”, gli spettacoli invernali per i bambini “Weekend Forte-Sabati e Domeniche a teatro”, e le tante altre manifestazioni svoltesi negli anni scorsi (peraltro in gran parte coperte con sponsorizzazioni) non possono essere etichettati come sciocchezze ma devono essere visti come il tentativo di dare a Forte dei Marmi qualcosa in più su cui giocare una parte del suo futuro”.

 

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decoro urbano Forte dei Marmi sicurezza simone tonini turismo

ultimo aggiornamento: 20-11-2017


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